domenica 7 dicembre 2008

lunedì 1 dicembre 2008

2 dicembre 2008



Quelle di cotone sono scivolate via leggere….abbiamo bruciato quelle di carta .
Il pouf di cuoio davanti al camino ce lo contendiamo un po’ , in effetti!
Ce lo siamo detto coi fiori e……di legno abbiamo riempito la nostra mansarda!
Con lo zucchero dovremmo andarci piano ma forse è grazie a questo che abbiamo bypassato la famigerata crisi che accompagna quelle di rame.
Di cosa sto parlando?
Bhe….. di come tappa per tappa siamo arrivati alle nozze di bronzo!
Auguri, a me e al doc e a tutti quelli che come noi sanno di avere davanti ancora tanti anni insieme e non vedono l’ora di goderseli!

E adesso….. che la festa abbia inizio!


domenica 23 novembre 2008

RICETTE COL MELOGRANO


Ho il frigo pieno dei melograni del podere LA QUERCIA.....

regalo graditissimo, è un frutto che adoro ,

ma ho paura che possano venirmi a noia a sgranocchiarmeli tutti da sola visto che al doc non piacciono.... e allora proverò qualcuna delle seguenti ricette:RISOTTO AL MELOGRANO
INGREDIENTI
200 gr. di risoacqua, saleolio extravergine d'oliva1 cipolla1 pizzico di peperoncinoprezzemolo1 melograno

ESECUZIONE
Cuocete il riso, nel frattempo affettate la cipolla molto sottile e fatela dorare in poco olio, tritate il prezzemolo. Quando il riso sarà pronto lo conditelo con la cipolla, il peperoncino, il prezzemolo ed il melograno. Potete tenere da parte qualche chicco per la guarnizione del piatto.

CROSTATA DI MELOGRANO
INGREDIENTI
Per la pasta
200 gr. farina200 gr zucchero180gr burro,3 tuorli d’uovoPer la crema:
per la crema:
· 2 tuorli
· 500 ml di latte
· 100 g di zucchero
· 1 cucchiaio di farina
· la buccia di un limone
per la farcitura:
· 4 melograni maturi
· 6 cucchiai di gelatina di melograno
Esecuzione
Tagliate a metà i melograni, mettete in una ciotola i grani aiutandovi con una forchetta e tenete da parteFate ammorbidire il burro. Mettete in una ciotola la farina, lo zucchero, i tuorli d'uovo ed il burro a fiocchetti.Impastate fino a formare un impasto elastico che aiuterete a staccarsi dalle mani infarinandole regolarmente. Formate una palla e lasciatela riposare per mezz'ora in frigorifero. Imburrate e infarinate una tortiera a bordo estraibile del diametro di 24 cm e foderatela con la pasta che avrete steso, con l'aiuto di un mattarello, su di un piano infarinato. Punzecchiate la pasta con una forchetta, ricopritela con carta oleata su cui verserete dei fagioli secchi e fate cuocere nel forno a 190° per circa mezzora.Preparate ora la crema pasticciera mettendo in un pentolino i tuorli e lo zucchero e, fuori dal fuoco, montateli bene col frullino elettrico. Devono risultare molto cremosi e non si deve sentire più la granulosità dello zucchero. Versate la farina a pioggia, incorporate poco alla volta il latte bollente e la buccia di limone. A questo punto mettete il pentolino sul fuoco molto basso e fate cuocere, mescolando sempre, fino a quando la crema non si sarà addensata. E' molto importante non fare bollire la salsa. E' pronta quando non scivola dal cucchiaio di legno rimanendo come attaccata. Toglietela dal fuoco ricordandovi di estrarre la buccia del limone.Quando la crostata è bella dorata, sfornatela e fatela raffreddare. Spalmate il fondo con un bello strato di crema pasticciera e ricopritela tutta e abbondantemente col melograno. Per ultimo, spennellateci sopra la gelatina di melograno che avete riscaldato in un pentolino.
Petti di pollo al melograno
Ingredienti per 6 persone700 g di petto di pollo2 melograniUn'arancia1 cucchiaio di olio extravergine di olivaSale e pepe q.b.Informazioni nutrizionali (per porzione)Proteine 25,2 gLipidi 17,5 gGlucidi 15,2 gCalorie 318PreparazioneFate rosolare i petti di pollo tagliati a striscioline in una padella con poco olio.Aggiungete quindi il sugo di un melograno, di un'arancia e il pepe e fate cuocere a fiamma vivace. Ricordate di salare solo verso la fine della cottura, perchè il sale rende il pollo più duro. Ultimata la cottura cospargete con i chicchi di melograno e servite subito.
LIQUORE AL MELOGRANO
INGREDIENTI:
Melograni sufficienti per ottenere 1/4 di litro di succo1 pizzico di cannella130 g. di zucchero in polvere1/2 lit o di alcool a 95 gradi
ESECUZIONE:
Sgranare i melograni e spremerne i chicchi.
Aggiungere lo zucchero, la cannella e l’alcool.
Far riposare un mese almeno poi filtrare e imbottigliare di nuovo.
Manu

venerdì 21 novembre 2008

L'albatro


Sovente, per diletto, i marinai catturano degli albatri, grandi uccelli marini che seguono, indolenti compagni di viaggio, il bastimento scivolante sopra gli abissi amari.
Appena li hanno deposti sulle tavole, questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi, miseramente trascinano ai loro fianchi le grandi, candide ali, quasi fossero remi.
Com'è intrigato, incapace, questo viaggiatore alato! Lui, poco addietro così bello, com'è brutto e ridicolo. Qualcuno irrita il suo becco con una pipa mentre un altro, zoppicando, mima l'infermo che prima volava. E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere, assomiglia in tutto al principe delle nubi: esiliato in terra, fra gli scherni, non può per le sue ali di gigante avanzare di un passo.

martedì 18 novembre 2008

OGGI NIENTE PALESTRA!

Dicevano le nonne: se bella vuoi apparire un po’ di male devi soffrire…….
Si , ma un po’ quanto? Me lo chiedo da giorni .
Al mio filosofare sui dolori da ceretta e simili ha risposto brillantemente la Littizzetto parlando di ceretta alla brasiliana…(CONSIGLIO VIVAMENTE DI RIVEDERLA SU YOU TUBE)
Mi chiedo però ancora perché, dopo una dura giornata di lavoro con capi che come motto hanno: “lacrime, sangue , sudore” anziché concedersi di affondare le natiche nel divano, ci si debba vestire da Rambo metropolitani e andare in palestra a sudare sulla “macchina per i glutei” ?
Perché anziché tornare a piedi a casa godendosi il paesaggio da una prospettiva diversa bisogna correre in macchina, passare col giallo ai semafori,rubare i parcheggi con astuzia per essere i primi in palestra a salire sul tappeto o sullo step?
Io non l’ho ancora capito…….
Riconosco che l’attività fisica sia necessaria per mantenersi in salute……
Ma siamo sicuri che respirare affannosamente in pochi metri quadrati impregnati di puzza di sudore /piedi misto a plastica sia veramente salutare?
Per non parlare dell’attività più promiscua e batteriologicamente impura che ci sia: La doccia negli spogliatoi!
L’attività fisica aiuta a produrre endorfine , va bene ma……. anche altri tipi di attività , molto più intime e domestiche lo fanno.
Potrei convincermi dicendo che in palestra c’è lo spettacolo naturale di chi “ha il fisico”……
Mi risparmio i commenti sul fisico delle signorine modello barbie fitness (perché già sento i coretti di chi mi dice:”tutta invidia”)
Voglio però spendere due parole sui palestrati!
Sono tutti uguali: giovani, belli e abbronzati (ops… questa l’ho già sentita!)
E va bene…. i muscoli ci sono, il tribalone nei punti giusti fa cadere l’occhio anche alle vecchiette che fanno gli esercizi col bastoncino davanti allo specchio…..ma poi quando sono alle prese col bilanciere e fanno versi tipo partoriente e soffiano e ululano come animali ormai estinti a me personalmente fanno un po’ impressione.
Mi si stringe poi il cuore vedere quelli che il fisico non ce l’hanno ma si impegnano perché ci credono ( va bene che mai come in questi giorni ci si ripete che niente è impossibile, ma non esageriamo! ).
Certo, potrei decidere di divertirmi con l’altra categoria: quelli che il fisico non ce l’hanno e non ce l’avranno mai perché la natura con loro ha avuto il braccino corto .
Questi puntano sull’autoironia.
Come? Si presentano con cappellini tipo Rocky o con magliette gioviali .
Esempi di magliette gioviali:
1 Quelle con la scritta “GENIO IN ERBA” (E’ necessario specificare a che erba alludono?)
2 Quelle con scritto dietro STAFF (ma staff de che?)
3 Quelle con frasi cattive sulle donne…. (tanto non acchiapperebbero comunque…avete presente il proverbio “quando la volpe non arriva all’uva…”?)
E gli istruttori? (ah, già…oggi si chiamano trainer…..) Va bhe ,I trainer sono quelli che hanno capito tutto della vita: gli altri prima di andare in palestra devono andare a lavorare… loro saltano il pezzo più difficile e si fanno trovare già lì…..e in più guadagnano senza fare un cavolo (e dai, diciamocelo… a fare una scheda col computer ci riesce anche mia mamma che la ginnastica l’ha fatta solo con il pedale della machina da cucire!)

Spero che queste motivazioni bastino per giustificare il fatto che oggi SALTO LA PALESTRA

Un bacio a tutti da Manu.

sabato 8 novembre 2008

istantanee spagna

Finalmente dopo un anno di lavoro si parte….
I soliti litigi alla Sandra e Raimondo sul peso delle mie valigie,sull’ingombro delle cose “strettamente indispensabili “per la spiaggia”: il diego armando (nomignolo affettuoso x il canotto), la fiocina, maschera, occhiali, palla, orca gonfiabile etc…..Però alla fine ci sta tutto e iniziamo l’itinerario studiato e desiderato per tutto l’anno:
Milano_Hyeres 465 Km (4 ore e 30)
Io vorrei percorrerre tutta la CORNICHE DE L ESTEREL, ma il dottore insiste x ritornare a SOSPEL perché l’ultima volta che siamo venuti da queste parti non siamo riusciti a entrare alla LINEA MAGINOT perché era chiusa .
Usciamo quindi a Mentone e proseguiamo per SOSPEL .
Ci fermiamo lungo la strada a Castillon, una specie di Grazzano Visconti locale dove compriamo del buon pane cotto a legna .Troviamo anche una fabbrica di birra e limonata …mica male per la pausa pranzo, solo che, neanche a dirlo, è chiusa per la pausa pranzo!(il gioco di parole è inevitabile)…va beh, pazienza, mi segno gli orari per la prossima volta : lu-ven-9-12/15-19.
Ci tocca quindi proseguire per Fort S Roch, dove dall ‘ultima volta non è cambiato niente… La stessa identica desolazione nonostante un cartello all inizio del paese inviti a visitare la famosa Linea Maginot.(Mi è andata bene anche questa volta, io ho una vera e propria fobia per grotte, tunnel e cose simili).
Continuiamo sulla N7 …ho ancora la speranza di vedere un pezzetto di CORNICHE, ma finiamo inglobati nel traffico di Nizza e decidiamo di prendere l’autostrada a Villeneuve loubet fino a Hyeres, la più antica città climatica della costa mediterranea ,di origine medievale famosa per le sue Saline.
Una volta arrivati la ricerca del campeggio diventa ardua :i più belli sono tutti esauriti (proprio perché vicini alle Saline).Ci accontentiamo del campeggio LES PINS MARITIMES (HYERES LES PALMIERS) suggeritoci da un neopatentato che ci ha tamponato sulla strada principale . Ci sistemiamo bene: solo posti al sole, senza elettricità e con vista sulla pista dell’aeroporto vicino…ma va bene lo stesso, siamo in vacanza dopo un anno di duro lavoro!


Hyeres- Cassis 62 Km (46 minuti)
Il giorno dopo Prendiamo l’A50 ,uscita 8 : Cassis .Questa è una località balneare cara ai marsigliesi, ma perché? Da visitare c’è poco, solo il museo archeologico dell ‘ hotệl de Ville.
Decidiamo quindi di fare un giro in barca per le Calanques, le stupende insenature che fragliastano il massif de Puget.Ci sono diversi tour …optiamo per quelllo da 45 minuti (13€) decisamente più che sufficiente dato che le Calanques di Cassis non sono certo varie come quelle della Corsica.
Da Cassis a Tossa de mar (488 Km 4 h 37 min ) passando x girona
Siamo a Girona ,detta la piccola Firenze….. Se la cosa ha fatto arricciare il naso a me che sono di Milano…..figuriamoci un Fiorentino doc cosa direbbe!
Comunque cerchiamo di capire il perché di tale soprannome:
Girona ricorderebbe Firenze per le case dei pescatori caratterizzate dai colori pastello e dalla posizione a ridosso del muro di cinta che finisce direttamente sullOnyar .
Passeggiamo nel centro storico (il Barri Vell,) dove si trovano i monumenti più importanti, circondati dall'immensa cinta muraria che ospita una passeggiata da cui si può godere il panorama della città.
Fotografiamo il ponte Eiffel o ponte di ferro costruito da Gustave Eiffel nel 1877 .
Saltiamo il ghetto giudeo per mancanza di tempo (ne abbiamo perso troppo a cercare parcheggio, ce n’è uno solo a pagamento fuori le mura)
Nella piazza della cattedrale spiccano la Casa Pastorale e la Cattedrale o Santa Maria, che la guida descrive come quella con la navata gotica più larga del mondo ….ci incuriosiamo,entriamo (5€) ed usciamo decisamente soddisfatti!
Andiamo quindi di fronte alla scalinata della Chiesa di Sant Feliu (o San Felix) e data la temperatura decidiamo di ammirarla dal basso.
Ci dispiace lasciare Girona per due motivi:
1) Abbiamo fatto una fatica enorme a trovare parcheggio
2) Non siamo riusciti a rispettare la tradizione secondo cui prima di partire si dovrebbero baciare le natiche della Leona, il simbolo della città (Il simbolo è nascosto….forse dalle auto in sosta vietata?!).


Da Girona a Tossa de mar ,(circa 30km)
Dopo tanta cultura decidiamo di passare un paio di giorni a Tossa de mar…. una specie di rimini Spagnola ma col mare pulito. Tutto esaurito anche qui,siamo destinati all’ hotel CANAIMA (una stella 70€ a nottema col bagno in camera) .
Facciamo un giro e scopriamo sorpresi una cittadina medievale molto carina, divisa tra la citta’ vecchia sul promontorio di Cap de Tossa (da visitare salendo a piedi o col trenino) e quella nuova con la cinta muraria che protegge l’ampio anfiteatro di Platja Gran , la spiaggia più importante della città che dal promontorio si estende fino al monumento alla Gavina Joan .Attorno è tutto un brulicare di ristoranti.
Ci sono molti battelli che portano ad altre spiagge famose o alla vicina LLOret de Mar.
Forse è consigliabile optare per questi mezzi di trasporto (ottimo anche il servizio di autobus), perché la strada panoramica GI682 che da Tossa de mar va a Sant Feliu è un susseguirsi di curve pericolose in prossimità delle scogliere da cui molte persone cercano di raggiungere le piccole insenature . Il vero pericolo però sono gli automobilisti:il prototipo tipico è il tamarro con occhialoni assurdi in auto tuning che si aggira a qualsiasi ora a folle velocità sotto l’effetto di chissa’ quali e quante sostanze.
Ho ancora stampata in mente l’immagine del ragazzo ubriaco che, sigaretta in mano, teneva un lungo monologo ad un ignaro barboncino .Anche la notte in hotel è stata disturbata dal suono continuo delle ambulanze e dal vicino di stanza che …. va bhe, lasciamo perdere
Detto ciò decidiamo di andare alla famosa LLoret de mar al mattino presto .
Nonostante l’ orario siamo riusciti a incontrare ancora qualche appartente al “popolo della notte” che tornava a casa. Indimenticabile il ragazzino toscano che con aria implorante chiedeva agli amici se per una volta si poteva “fare una colazione a modo”! Gliel’avrei offerta io, aveva l’aria devastata!.


Ristorante consigliato dalla Manu: EL BARRIL (C/estolt,2) a Tossa de mar.

girona – Barcellona (102 Km 1h12min)
8 agosto Ci sistemiamo a Castelldefels, (uscita B20 Ronda de Dalt) all hotel BCN events.per 3 notti.(72€ a notte)
E’ la nostra seconda volta a Barcellona e decidiamo non di “visitare” la città ma di “godercela”….arriviamo al risveglio delle ramblas. Passeggiamo al ritmo della musica degli artisti di strada…. passiamo un ‘intera giornata al parc Guell …. visitiamo la mostra di Ukijo-e alla pedrera

Consigli per lo shopping: sukot (JaumeI n°3) :un negozietto in cui perdersi tra i bauli pieni di vestitini e accessori etnici…. oppure se volete omologarvi alla massa entrate pure da desaiguales e sbizarritevi .
Per Una pausa pranzo veloce suggerisco la catena BOCATTA o PAIN …
Un tour insolito a barcellona? Il giro del porto industriale.

Barcellona-Taragona 100km (1h 9 min)
Autostrada B10.
Decidiamo per due soste:
1) Sitges, a 40 km a sud ovest di Barcellona ,nota per il suo festival cinematografico e per il carnevale……
2) Il culto dei motori del doc ci costringe ad un pellegrinaggio al al circuito di Catalogna( Se non altro non ci siamo fatti infinocchiare con la visita guidata che prevedeva una foto di gruppo sul palco alla modica cifra di29€)

Tarragona
Siamo a Tarragona ,città romana con la torre della Minerva riportante la più antica iscrizione latina fuori dall'Italia( un'invocazione alla dea).
Assolutamente da visitare:
Circo Romano
L’anfiteatro e i resti della chiesa di Santa Maria del Miracle
Teatro romano Costruito agli inizi del I sec d.C., ne sono visibili i resti
la Basilica.
La Cattedrale:col suo rosone che ricorda quello di Notre Dame de Paris.
Nei dintorni di tarragona da una piazzola di sosta sull autostrada a7 possiamo vedere:il"Ponte del diavolo": il ponte dell'acquedotto de Les Ferreres presso il fiume Francolí, a circa 4 km dalla città.
Per tornare a Barcellona la sera ci concediamo una romanticissima serata a lume di candela in un ristorante elegantissimo :GAUDI GARRAF RESTAURANT a Garraf, AL Km 25 della c31.
La cosa non era prevista,in realtà sulla strada non abbiamo trovato molte alternative ma siamo stati divinamente..serviti e riveriti dal cameriere in livrea e un po’ imbarazzati poiché eravamo proprio soli (ma a che ora vanno a cena gli spagnoli?)
Il costo di tale serata al di là delle aspettative è stato decisamente accettabile (60 €) . Assolutamente da provare il confit de pato al cioccolato e frutti rossi e il vino CRESTA ROSA!

Nei prossimi post i racconti dall’ Andalucia!
Manu























































































































giovedì 6 novembre 2008

POESIE SELEZIONATE DALLA MANU ( a seconda degli umori del momento)


E' la lunga interminabile
conversazione delle donne,
sembra una cosa da niente,
questo pensano gli uomini;
neanche loro immaginano
che è in questa conversazione
che trattiene il mondo nella sua orbita
e se non ci fossero le donne
che parlano tra loro
gli uomini avrebbero già perso
il senso della casa e del pianeta

Josè Saramago.
E CRESCENDO IMPARI....
E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo
per uscirne vittoriosi....
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia
tutto o niente....
Non è quella delle emozioni forti che fanno "il botto" e che esplodono fuori con
toni spettacolari....
La felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi
continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose...
...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che
bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi.
E impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che
quei cinque minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina,
leggere una poesia, scrivere un libro o guardare una foto per annullare il tempo
e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, +
sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'è felicità anche in quell 'urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la felicità.
Anonimo.

domenica 3 agosto 2008

chiuso x ferie


Sono in Spagna..... racconterò tutto a settembre!
Baci
Manu

domenica 6 luglio 2008

DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE

Oggi sono stata nell orto di mio papà e ho fatto incetta di fiori di zucca.... adesso devo solo decidere come prepararli!
Vediamo....
RISOTTO CLASSICO AI FIORI DI ZUCCA
Ingredienti :6 pugni di riso , 2 mazzetti di fiori di zucca, 2 zucchine piccole, 1 scalogno, 2 cucchiai d'olio extra vergine di oliva1 noce di burro, Parmigiano qb, Brodo vegetale qb
Fate saltare lo scalogno con due cucchiai di olio extra vergine di oliva, quando imbiondisce versate il riso e fatelo tostare un paio di minuti. Successivamente mettete i fiori di zucca tagliati in quattro per lungo e versate un pò alla volta il brodo vegetale che avrete preparato separatamente. Un paio di minuti prima della cottura aggiungere del parmigiano avendo cura di mescolare sempre.A fine cottura (dipende dal tipo di riso usato) togliete dal fuoco il vostro riso e con una noce di burro mantecate..

Risotto ai fiori di zucca e zafferano
Ingredienti
1/2 kg di riso Carnaroli o Arborio ,5 cucchiai di burro (125 g) ,mezza cipolla tritata finemente ,1/2 bicchiere di vino bianco secco ,1 litro e mezzo di brodo bollente (va bene anche quello di dado) ,4 cucchiai di parmigiano grattato (100 g) ,2 bustine di zafferano ,1 mazzetto di fiori di zucca

Esecuzione
Fate sciogliere, a fuoco lento, 4 cucchiai di burro e quando si sarà sciolto, aggiungete la cipolla e fatela imbiondire mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.Aggiungete il riso e girandolo sempre, fategli bene assorbire il burro. A questo punto alzate il fuoco e bagnate il riso prima con il vino, che lascerete evaporare, poi con 2 mestoli di brodo bollente, le 2 bustine di zafferanoed i fiori di zucca tagliati a striscioline per il lungo; mescolate sempre e, quando il brodo sarà quasi assorbito, aggiungetene altri 2 mestoli. Questa operazione verrà ripetuta per 3 o 4 volte.Trascorsi 15 minuti, dovete assaggiare il riso molto di frequente per essere sicuri che non scuocia. Se i chicchi risultano ancora duri, aggiungete mezzo mestolo di brodo alla volta e lasciate finire di cuocere. Ricordatevi di girarlo sempre!Una volta cotto, toglietelo dal fuoco, conditelo con 1 cucchiaio di burro e il parmigianoe prima di servirlo, lasciatelo riposare per 5 minuti in modo che possa mantecare bene.
RISO AI FIORI DI ZUCCA E LENTICCHIE
Ingredienti 130 gr. di riso lungo e selvaggio, cipolla sedano e carota per il soffritto, 5/6 fiori di zucca, 2 cucchiai di lenticchie cotte al vapore, brodo vegetale.
Preparare un soffritto a cui si aggiungeranno fiori puliti e tagliati a pezzetti e un cucchiaio di lenticchie.
Far tostare il riso qualche minuto e poi aggiungere a poco a poco il brodo vegetale, fino a completa cottura.Far raffreddare almeno 5 minuti, poi aggiungere un altro po’ di lenticchie e portare in tavola.



PENNE CON FIORI DI ZUCCA
400 gr di penne.250 gr di panna,5 zucchine,1 cipolla,20 fiori di zucca,1 Bicchiere di vino bianco secco,1 bustine di zafferano ,1 mazzetto di basilico,1 cicchiaio di olio extravergine di oliva,sale e pepe





Tritare la cipolla e rosolarla in olio e burro, tagliare le zucchine julienne e unirle al soffritto. Dopo dieci, quindici minuti di cottura, aggiungere i fiori mondati e tagliati a listarelle. Unire quindi lo zafferano sciolto nel vino e farlo evaporare, aggiungere la panna. Cuocere ancora per 3 o 4 minuti, salare e pepare. Cuocere la pasta al dente e condirla col sugo preparato e qualche foglia di basilico spezzata con le mani. Servire immediatamente.

Bucatini alle cozze con fiori di zucca e zafferano


Ingredienti 1/2 kg di cozze,6 fiori di zucca, 1 bustina di zafferano, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 spicchio d'aglio, peperoncino macinato, prezzemolo, 350 g di bucatini. Esecuzione: Pulire e far aprire le cozze fuoco vivo in una pentola con coperchio per qualche minuto. Sgusciarle e recuperare il liquido. In una padella mettere il liquido, le cozze, l'aglio e 2 cucchiai di olio e dopo 3/4 minuti aggiungere un po' di peperoncino macinato e i fiori di zucca tagliati a striscioline in senso della lunghezza.Far cuocere a fuoco basso per circa tre minuti con il coperchio.Nel frattempo cuocere i bucatini in abbondante acqua salata, scolarli molto al dente e lasciandoli molto umidi versarli nella padella con le cozze.Aggiungere lo zafferano e amalgamare a fuoco medio per due minuti. Prima di servire spolverare con prezzemolo fresco tagliato finissimo.


Fiori di zucca al prosciutto e fontina
Ingredienti
12 fiori di zucca .200 g di fontina ,200 g di prosciutto,2 uova ,pangrattato ,olio extra vergine di oliva ,sale e pepe
Esecuzione
Tagliare fontina e prosciutto a pezzetti molto piccoli. Metterli in una terrina e aggiungervi due cucchiaiate di pangrattato e l'uovo battuto. Impastare tutti gli ingredienti, salare e pepare. Lavare i fiori di zucca lasciandoli intatti. Riempirli ad uno ad uno con il composto preparato chiudendone l'apertura con una leggera pressione delle dita. Mettere un uovo in una fondina, salarlo e batterlo. Intingervi i fiori di zucca e quindi passarli nel pangrattato. Mettere al fuoco una padella con abbondante olio extra vergine di oliva. Portarlo a temperatura e tuffarvi i fiori a friggere. Scolarli non appena dorati

Frittelle di fiori di zucca

INGREDIENTI 30 fiori di zucca, 100 gr di farina,100 ml birra, 1 albume, olio per friggere, sale, pepeesecuzionePulite i fiori di zucca, lavateli e asciugateli.Mettete la farina in una terrina, diluitela con la birra, unitevi l'albume montato a neve e un pizzico di sale e di pepe. Mescolate fino ad avere una pastella liscia ed omogenea. Immergete in questa pastella i fiori di zucca e mescolate velocemente. Friggete il composto dosandolo con un cucchiaio da tavola (una cucchiaiata=una frittella) in olio fondo ben caldo. Una vola scolate le frittelle, asciugarle su un foglio di carta assorbente e salarle. Servirle calde.
FIORI DI ZUCCA CON SEPPIOLINE
Ingredienti per 4 persone
400 grammi di seppioline, 8 fiori di zucchina, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, mezzo bicchiere di vino bianco, 2 cucchiaini di aceto balsamico, 1 rametto di timo, 1 scalogno, sale e pepe
ESECUZIONE
Pulire le seppie (svuotando le sacchette). Appena finito, tritare lo scalogno e farlo dorare a fuoco lento in padella con l’olio. Aggiungiere le seppie, facendole rosolare per qualche minuto a fiamma sostenuta e mescolando con il cucchiaio di legno finché non iniziano a prendere colore.
Sciacquare e tritare il timo, poi aggiungerlo alle seppie insieme al vino e all’aceto balsamico. Abbassare un po’ la fiamma e far cuocere e svaporare per una quindicina di minuti. Nel frattempo, pulire delicatamente i fiori eliminando il pistillo e le piccole ispide foglie esterne. Lavarli uno ad uno con acqua fredda. Poggiarli sulle seppioline, regolando di sale e peperoncino. Continuare la cottura per altri 5 minuti a fuoco vivo mescolando di quando in quando.
Fiori di zucca alla mozzarella

Ingredienti
24 fiori di zucca - 180 gr. di mozzarella - 12 acciughe dissalate e diliscate - olio d'oliva per la pastella: 125 gr. di farina - 2 dl. d'acqua tiepida - 2 cucchiai d'olio - 2 albumi montati a neve - sale - 1 cucchiaio d'acqua minerale gassata o di birra ESECUZIONEPer la pastella: porre in una ciotola la farina, il sale, l'olio e l'acqua, mescolare e lasciar riposare per 1 h. Al momento di usarla aggiungere gli albumi e l'acqua minerale (o la birra). Togliere i gambi e i pistilli ai fiori di zucca, lavarli, sgocciolarli bene e porre al centro di ogni fiore un pezzetto di mozzarella e 1/2 acciuga; chiudere accuratamente e immergerli nella pastella. Friggerne pochi alla volta in abbondante olio bollente, sgocciolare su carta da cucina e servire caldi.
FIORI DI ZUCCA CON MELANZANE E BASILICO

Ingredienti Basilico , Olio d’oliva, 12 Fiori di zucca , 300 gr di Ricotta ,2 Melanzane ,Formaggio montasio, Brodo
ESECUZIONE
Lavare i fiori di zucca freschi e metterli da parte. Preparare poi una crema con il formaggio montasio, la ricotta, un po’ di sale, pepe, qualche cucchiaio di olio ed alcune foglie di basilico. Riempire i fiori di zucca con questo composto ed ungerli con un po’ di burro.
Adagiare i fiori di zucca in una padella e pulire le melanzane che andranno lasciate riposare su una carta da cucina assorbente.Dopo 30 minuti cucinare le melanzane a fiamma bassa ed aggiungere un po’ di aglio e 2-3 cucchiai di olio d’oliva.
Versare infine un po’ di brodo e continuare la cottura per altri 10 minuti. Passare poi le melanzane e metetterle in un contenitore.Preparare il forno, portarlo ad una temperatura di 180 gradi ed infornare i fiori di zucca per qualche minuto. Servire l’antipasto su un ampio vassoio guarnendo con qualche cucchiaio di crema, pinoli e qualche foglia di basilico.
FIORI DI ZUCCA RIPIENI
alla LigureIngredienti: 16 fiori di zucca - 3 patate di media grandezza - 1 uovo e un tuorlo - 4 cucchiai di parmigiano reggiano - 2 cucchiai di menta tritataLessate le patate in acqua bollente salata, passatele allo schiacciapatate e raccogliete il purè in una ciotola; amalgamatevi l’uovo e il tuorlo, il parmigiano reggiano, la menta, sale e pepe. Distribuite il composto nei fiori, disponeteli sulla placca del forno ricoperta di carta speciale, irrorate con un filo d’olio e cuocete in forno preriscaldato a 180 per 10-15 minuti. Servite subito i fiori ben caldi.alla RomanaIngredienti : 16 fiori di zucca 150 gr. di pecorino romano - 8 filetti d’acciuga - 2 uova - 100 gr. di pangrattato - sale, pepe, olio per friggere Tagliate a dadini piccoli il pecorino; dividete a metà i filetti d’acciuga; aprite delicatamente i fiori di zucca e mettete in ciascuna mezzo filetto dâacciuga, più qualche dadino di formaggio, quindi richiudeteli. Sbattete con sale e pepe le due uova e immergetevi i fiori farciti per poi passarli nel pangrattato; friggeteli in abbondante olio caldo e asciugateli con carta assorbente da cucina prima di servirli.
FIORI DI ZUCCA RIPIENI DI MOZZARELLA E PROSCIUTTO
INGREDIENTI: acqua, 1/2 lievito di birra, birra, farina, sale, fiori di zucca, mozzarella, prosciutto cotto, acciughe.ESECUZIONE: Mettere l'acqua dentro una ciotola e sciogliere il lievito,aggiungere la farina, il sale e la birra;la pastella deve avere una bella consistenza fluida.Riporre in frigorifero fino al momento di friggere i fiori.Dopo aver pulito e lavato i fiori riempire con la mozzarella ,acciughe e prosciutto cotto;passarli nella pastella e friggerli in abbondante olio ben caldo

FIORI DI ZUCCA IN PASTELLA SENZA UOVA
INGREDIENTI X LA PASTELLA: farina e acqua q.b. ,un pezzettino di lievito, sale e un pò di parmigiano.
ESECUZIONE: Lasciar riposare un quarto d'ora circa e poi friggere in olio ben caldo

domenica 22 giugno 2008

E’ ARRIVATO IL CALDO……


I CONSIGLI PER AFFRONTARLO:
Bere più liquidi (in particolare acqua), non aspettare di avere sete per bere; attenzione: se il medico, in presenza di particolari patologie, ha dato indicazioni per limitare la quantità di liquidi da bere, chiedergli quanto si può bere quando fa caldo; sempre in presenza di patologie o particolari farmaci, chiedere al medico indicazioni sui sali minerali da assumere o meno (ad es quelli contenuti nelle bevande per lo sport); non bere liquidi che contengano alcool, caffeina né bere grandi quantità di bevande zuccherate: tali bibite causano a loro volta la perdita di più fluidi corporei; non bere liquidi troppo freddi.
Stare in casa o in zone ombreggiate e fresche e, se possibile, in ambienti condizionati nelle ore di maggiore insolazione (tra le 11 e le 15).
Ventilare l'abitazione attraverso l'apertura notturna delle finestre e l'uso di ventilatori. I ventilatori possono fornire refrigerio, ma quando la temperatura supera i 35°C il loro effetto non previene più i disturbi legati al calore.
Se si percepisce un surriscaldamento corporeo, aumentare la ventilazione, usare un condizionatore se è possibile.
Nelle ore più calde, se non si ha un condizionatore in casa, fare docce e bagni extra o recarsi in luoghi vicini in cui vi sia l'aria condizionata (per esempio, cinema, centri commerciali, biblioteche); anche poche ore trascorse in un ambiente condizionato possono aiutare l'organismo a sopportare meglio il caldo quando si torna ad essere esposti ad esso.
Indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, anzi sciolti, per permettere la circolazione dell'aria sul corpo.
Evitare esercizi fisici non necessari all'aperto o in luoghi non condizionati ed evitare l'esposizione inutile al sole diretto. Se esposti a sole diretto mitigare l'effetto con cappelli leggeri a tesa larga o parasole, occhiali da sole e usando sulla pelle filtri solari con protezioni ad ampio spettro.
Nel caso in cui si debbano svolgere attività all'aria aperta: limitarle alle ore mattutine e serali; limitare gli sforzi fisici, nel caso in cui sia necessario compiere tali sforzi introdurre dai 2 ai 4 bicchieri di bevande non alcoliche; riposarsi in luoghi ombreggiati.
Preferire pasti leggeri e fare attenzione all'opportuna conservazione dei cibi.
Non sostare in automobili ferme al sole né lasciare mai persone, specialmente bambini o anziani, nè animali domestici in auto o altri veicoli chiusi.
Telefonare all'autorità sanitaria locale o al Comune per conoscere i servizi a cui ci si può rivolgere in caso di necessità e per saper se e dove, nelle vicinanze dell'abitazione vi sono appositi luoghi per il sollievo dal caldo.
Fonte: CCM - Linee guida per preparare piani di sorveglianza e risposta verso gli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo


PROTEGGIAMO I NOSTRI GATTI
In questi giorni l’ Enpa sottolinea come lasciare il proprio animale sotto il sole privo di protezione oppure in auto con i finestrini chiusi sono tutti comportamenti che rientrano nella definizione di maltrattamento e, quindi, perseguibili per legge. Aldilà delle possibili sanzioni ( fra l’altro si rischia il carcere) appare ovvio che qualsiasi proprietario responsabile ed amante del proprio amico peloso ha il dovere, ma diremmo anche il piacere, di fare di tutto per aiutarlo a meglio sopportare il caldo di questi giorni, anche perché esistono concreti pericoli per la loro salute. Certo per i gatti il rischio è ridotto rispetto ai cani ma possono soffrire ugualmente l’arsura. Inoltre alcune razze sono più soggette di altre: quelle a pelo lungo fra le quali spiccano i Mainecoon, i norvegesi delle
foreste ed il Persiano. Quest’ultimo particolarmente a rischio poiché alla folta pelliccia si aggiunge un difetto congenito di respirazione dovuto alla particolare conformazione del suo naso che impedisce un’ottimale dispersione di calore che nel gatto, come nel cane, viene svolta anche attraverso un incremento della frequenza respiratoria.
Ma oltre ad evitare i casi limite, ovvero lasciare i nostri amici sotto il sole, quali accorgimenti si possono attuare? Innanzi tutto lasciamogli tanta acqua a disposizione fresca ma mai fredda per evitare possibili congestioni. L’alimentazione deve sostanzialmente rimanere quella di sempre, avendo l’accortezza di somministrare i pasti nelle ore più fresche e, nel caso di cibo umido, facendo attenzione che non venga lasciato nella ciotola troppo tempo: con il caldo potrebbe deteriorarsi con conseguenze facilmente immaginabili. L’ aria condizionata può essere utile sia in casa che in auto, specialmente nelle ore più afose, ma non al massimo per evitare sbalzi improvvisi e/o freddate. Se non si dispone di condizionatori è bene accendere il ventilatore opportunamente orientato così come in automobile sarà necessario tenere aperti i finestrini. In entrambi i casi, ovvero di aria condizionata o di ventilatore, impedite al Vostro micio di disporsi davanti alla fonte d’aria, altrimenti Vi troverete in piena estate alle prese con un gatto raffreddato in giro per casa. Controllate, infine, spesso il Vostro amico peloso e se notate qualche difficoltà ( respirazione rapida ed affannata) bagnategli la testa con l’accortezza di non farla entrare nelle orecchie per evitare possibili e fastidiose otiti. Controllatelo costantemente e se verificate che i problemi permangono contattate il Vs. veterinario di fiducia.
COSA FARE IN UFFICIO?
Dipendenti pubblici e privati toglietevi la cravatta!
Non si tratta di una campagna fashion a favore del casual in ufficio, bensì di un dato scientifico:
Con un semplice gesto, si produce infatti un immediato abbassamento della temperatura corporea valutabile tra i 2 e i 3 gradi centigradi, con beneficio dell'organismo e con conseguente minore necessità di refrigerio. Ciò si traduce inoltre su un più oculato uso del condizionamento artificiale dell'aria a tutto vantaggio del risparmio energetico e della tutela dell'ambiente.
E IN CUCINA?

TISANE E INFUSI CONTRO IL CALDO TISANA ALLA MENTA 1. Fate bollire 1 litro di acqua 2. Mettete nell’acqua 30 gr. di foglie di menta piperita 3. Lasciale in infusione per 5 minuti TISANA AL CORIANDOLO 1. Fate bollire 1 litro di acqua 2. Mettete nell'acqua 40 gr di di frutti di coriandolo 3. Lasciale in infusione per 10 minuti
TISANA ALL ANICE 1. Fate bollire 1 tazza di acqua 2. Mettete nell'acqua un cucchiaino di semi d'anice 3. Lasciale in infusione per 10 minuti
TISANA ALLA VALERIANA, TIGLIO E FIORI D’ARANCIO 1. Fate bollire 1 litro di acqua 2. Mettete nell'acqua in infusione: 20 gr. di radice di valeriana - 30 gr. di fiori di tiglio 40 gr. di fiori d'arancio. 3. Lasciale in infusione per 10 minuti

PER QUALSIASI EMERGENZA…. RICORDA IL NUMERO VERDE 1500
attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20. Il servizio garantisce risposte alle domande sugli effetti sulla salute del caldo e offre consigli per i problemi segnalati dai cittadini.

mercoledì 18 giugno 2008

Le recensioni della Manu

LO AMMETTO....COME GUIDA MICHELIN DEI CENTRI COMMERCIALI FACEVA SCHIFO....PROMETTO DI RIPUBBLICARNE UNA PIU' CHIARA !!!!!
A PRESTO.

martedì 17 giugno 2008

una "parte di me" fotografata sul giornale


REGIONE, ARRIVA KIT "OCCHIO AL CICLISTA" CONTRO INCIDENTI
by Omnimilano
Contribuire a ridurre gli incidenti che vedono coinvolti i ciclisti, attraverso l'impiego di semplici dispositivi per "farsi vedere" in strada: questo l'obiettivo del progetto pilota "Occhio al ciclista", realizzato da Regione Lombardia Direzione Generale Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale e Fondazione 3M. L'iniziativa, presentata oggi in Regione, è stata realizzata in collaborazione con i Comuni di Pavia, Abbiategrasso e Casalmaggiore. In particolare l'identificazione dei Comuni è stata effettuata secondo i seguenti criteri: suddividendo i Comuni lombardi in classi, in base al numero di abitanti, si sono esclusi quelli con maggiore densità di popolazione. Per ciascuna classe si è determinato l'indice di incidentalità in cui sono stati coinvolti i ciclisti calcolato - in percentuale - ogni 10.000 abitanti. L'individuazione dei Comuni è avvenuta scegliendo tra quelli che non hanno registrato un trend in diminuzione negli anni 2002-2004, gli ultimi di cui si hanno rilevazioni ufficiali. Per quanto riguarda i tre Comuni scelti, nel triennio 2002 - 2004 gli incidenti che hanno visto coinvolti ciclisti sono stati 179 a Pavia, 79 a Abbiategrasso e 31 a Casalmaggiore, con un rapporto di 25 casi (Pavia) su 10mila abitanti (28,5 casi a Abbiategrasso e 22,4 a Casalmaggiore).
Commento: Insomma , per una combinazione di eventi la mia "storica" bicicletta è finita sul giornale tutta agghindata col kit della regione!
Manu

sabato 14 giugno 2008

Piove , piove, piove....uffa!



E' da Pasqua che piove.... ho scattato questa foto al cielo nero pensando fosse una cosa eccezionale ma adesso non ne posso proprio più di quest'acqua che influisce negativamente sulla salute delle mie piante, della tartaruga e soprattutto del mio umore (nero come questo cielo)!
Voglio l'estate!







martedì 10 giugno 2008

Luci ed ombre dei 7 lidi

Una rotonda sul mare:

Traghettata veloce (per fortuna!)









postazione di pesca:











Relitto :











Passeggiando in bicicletta...







l




l'arte di arrangiarsi...












Comacchio o Napoli?












Bellezze al bagno :












De gustibus...












Cose dimenticate qua e là...













Pini marittimi :












Casette .... un po' fuori tema